si può creare una certa confusione. Nei pazienti edentuli, privi cioè di tutti i denti in una o entrambe le arcate, è necessario, per ripristinare una corretta masticazione, ricostruire osso, gengive e denti. In alcuni casi si deve chirurgicamente rigenerare porzioni di osso per ottenere una riabilitazione corretta, ma, in molti pazienti pazienti, si può ricorrere alle cosiddette “protesi ortopediche”, apparecchi fissi su impianti che, oltre a ripristinare la parte “bianca” (i denti), ci danno la possibilità di ricostruire artificialmente anche la parte “rosa” (gengiva), con risultati estetici soddisfacenti. Queste protesi sono sostenute da un numero di impianti che può variare da un minimo di quattro, ad un massimo di sei-otto impianti per arcata, in base alla qualità e quantità dell’osso disponibile. Da qui le definizioni “all on four” (fig.1), “all on six”, oppure “Toronto bridge” (che indica il tipo di protesi, a prescindere da numero degli impianti). Nelle immagini si vedono le parti che compongono un “all on four”, i quattro impianti sul modello della arcata inferiore (fig.1), la struttura metallica interna su di essi avvitata (fig.2)ed il lavoro definitivo con la parte bianca e la parte rosa (fig.3). Se è presente uno spessore osseo adeguato, sia in senso verticale, che orizzontale, ed una gengiva spessa e resistente, si può eseguire una protesi a carico immediato, cioè i denti si possono mettere immediatamente dopo l’intervento chirurgico (anche lo stesso giorno). Se, invece è necessario espandere l’osso, oppure ispessire la gengiva, prima si mettono gli impianti, poi, a distanza di alcune settimane, si potrà applicare la protesi definitiva. Queste protesi permettono di avere nuovamente denti fissi, con i quali possiamo masticare qualsiasi cibo senza problemi. Naturalmente si tratta di soluzioni abbastanza complesse, che richiedono controlli periodici e costanti dal dentista per mantenere la propria efficienza inalterata nel tempo.

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